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Leggere le analisi del sangue: funzione epatica

Quello che io ho capito delle analisi del sangue! ( non mi assumo la responsabilità se non ho capito bene e quindi consiglio sempre di consultare uno specialista)

"Le analisi del sangue sono uno dei modi  che ci permettono di capire cosa c'è che non va nel nostro fisico. Dietro prescrizione medica o autonomamente possiamo recarci in qualsiasi centro analisi e in pochi minuti fare un piccolo prelievo di sangue che permetterà di capire le condizioni generali del nostro organismo. Per questo dobbiamo essere in grado di leggere le analisi. A riguardo vorrei fare una raccomandazione: non allarmatevi se i valori sono un pò sballati! Non siate ipocondriaci e valutate con serenità e la giusta tranquillità anche quello che apparentemente, in quel momento, non rientra nei valori normali."

Come leggere le analisi del sangue: Funzione Epatica e vie biliari

"Il sangue o torrente circolatorio che attraverso i vasi arteriosi e venosi raggiunge ogni tessuto del nostro organismo può essere separato in due componenti corpuscolata ( globuli rossi e bianchi, le piastrine) liquida chiamata anche plasma. Sottraendo al plasma alcune delle sue componenti responsabili della coagulazione sanguigna (i fattori della coagulazione) si ottiene il siero"

 

La funzione epatica e le vie biliari

 

Organo d'importanza fondamentale per il corpo, il fegato possiede anche una straordinaria capacità di rigenerazione e una capacità di riserva che gli consente, anche in caso di perdita di 2/3 della sua massa, di riuscire ancora a svolgere tutte le sue mansioni. Condizioni dannose per il fegato sono in primo luogo gli "avvelenamenti cronici" (ad esempio un eccessivo consumo di alcolici o un abuso di farmaci) e le infiammazioni epatiche (epatiti), più raramente tumori primitivi e meta­stasi provenienti da altri organi. La conseguenza di molte malattie epatiche è innanzi tutto un aumento delle dimensioni del fegato, il quale subisce nel corso degli anni ulteriori continue lesioni fino ad arrivare alla cirrosi epatica (distruzione della maggior parte delle cellule epatiche che sono sostituite da noduli di "tessuto cicatriziale"). E possibile rilevare una disfunzione del fegato, con una serie di esami del sangue, già molto tempo prima che insorga. qualche disturbo fisico. Principalmente si ricorre alla valutazione degli enzimi epatici, che possono usare informazioni anche quantitative di un danno epatico. Ecco i più importanti enzimi epatici che possono essere determinati di routine.

 

 

Entrambi gli enzimi GOT e GPT, spesso indicati insieme semplicemente come transaminasi, svolgono una importante funzione nella decomposizione delle parti fondamentali delle proteine (aminoacidi) dell'organismo. Si trovano non solo nel fegato, ma ad esempio anche nella muscolatura (cuore e muscolatura scheletrica), nel cervello e nei reni. Un aumento dei valori necessita perciò sempre di una più precisa indagine ed eventualmente della realizzazione di ulteriori analisi come i markers dell'epatite B

 

 

Cosa significa un aumento dei valori delle transaminasi?

Cause più frequenti di un aumento dei valori delle transaminasi sono:  

 

Una diagnosi più precisa sul significato dell'aumento dei valori delle transaminasi (ad esempio, un accertamento sull'entità dei danni presenti nelle cellule del fegato) è possibile attraverso la determinazione del rapporto GOT/GPT come pure attraverso la determinazione di un parametro di laboratorio supplementare.

 

Gamma gt (GammaGIutamilTransferasi gamma GT)

Le GammaGT sono un importante enzima del metaboli­smo proteico che reagisce molto sensibilmente in una serie di malattie del fegato e delle vie biliari.

 

Cause principali di un aumento dei valori delle Gamma­GT sono:

• abuso di alcolici

• epatiti

• effetti collaterali dei farmaci

• malattie delle vie biliari e pancreatiti.

Cause meno frequenti sono carcinoma del fegato (o meta­stasi secondarie del fegato), infarto dei miocardio, nefropatie e altre (le GammaGT non sono presenti solo nel fegato ma si possono rilevare anche in altri organi, anche se in minore quantità). Un aumento isolato del valore delle GammaGT non indica necessariamente la presenza di una malattia; una diagnosi certa è possibile solo mediante ulteriori esami di laboratorio come i Markers dell'epatite B.

Fosfatasi alcalina (alp)

La fosfatasi alcalina deriva dalle ossa, dal fegato, dalle vie biliari, dall'intestino tenue e da alcune componenti de sangue. Un aumento del valore necessita perciò sempre di un'indagine più approfondita e di un'attenta comparazione con altri valori di laboratorio.

 

Cosa significa un aumento dei valori della fosfatasi alcalina ?

E’ possibile rilevare un aumento dei valori della fosfatasi alcalina soprattutto nelle malattie epatiche e delle vie biliari, come  nelle malattie ossee. Per poter stabilire con precisione a quale organo sia da attribuire la causa, è possibile misurare particolari sottounità (isoenzimi) della fosfatasi al­calina, ottenendo così un isoenzirna epatico, un isoenzima pancreatico, un isoenzirna osseo,e dell'intestino. Dovrà essere il medico a valutare se è necessario e utile determinare questi valori, anche prendendo in considerazione altri esami di laboratorio.

 

La bilirubina

La bile è costituita, insieme ad acqua e ad elettroliti, da bilirubina, acidi biliari, colesterolo e altre sostanze liposolubili. La bilirubina deriva in massima parte dalla degradazio­ne dei globuli rossi (eritrociti), che quando sono imperfetti o vecchi vengono "segregati" nella milza, nel midollo osseo, nel fegato e "scomposti" nelle loro parti costitutive. La parte dei globuli rossi, l'eme, destinata al trasporto dell'ossigeno, viene scomposta innanzitutto nella bilirubina giallognola, che può essere trasportata al fegato solo tramite il legame con molecole proteiche presenti nel sangue. Questa prima forma di bilirubina viene determinata dal laboratorio come bilirubina libera o indiretta. Essa viene separata dalle proteine a livello epatico e quindi legata ad uno specifico acido, l'acido glicuronico. Divenuta ora maggiormente idrosolubile e indicata come bilirubina diretta o coniugata, può essere eliminata con la bile nell'intestino ed eventualmente anche tramite l'urina. E' quindi possibile determinare in laboratorio le diverse frazioni della bilirubina e individuare in quale ambito dell'organismo si trovi la causa di una eventuale alterazione dei valori. 

        

Bilirubina diretta

Non è normalmente presente nel sangue, i valori fino a 0,30 mg/dl possono però essere ottenuti artificiosamente tramite i  comuni metodi di misurazione e sono ritenuti quindi come normali.        

 

Bilirubina indiretta

Si calcola mediante la sottrazione della bilirubina diretta dalla bilirubina totale  

 

Cosa significa un aumento dei valori della bilirubina totale?   

Un aumento dei valori della bilirubina totale dovrebbe sempre indurre ad ulteriori accertamenti di laboratorio mediante la determinazione delle frazioni diretta e indiretta.

Un aumento dei valori della bilirubina indiretta può essere causato da:     

                  

Un aumento dei valori della bilirubina diretta può essere causato da:

 

 AMILASI (ALFA-AMILASI)

L'amilasi è un enzima prodotto dal pancreas e dalla parotide. Provoca la trasformazione dell'amido in un monosaccaride (glucosio) valori normali 40-250U/l

 

Cosa significa un aumento dei valori dell'amilasi?

Valori alti si possono riscontrare in presenza di:

 

CREATINCHINASI (CK o CPK)

La CK è un enzima che si trova solo nei tessuti muscolari       dove svolge in modo determinante il compito di trasformare l'energia chimica in energia meccanica, quindi in forza fisica. La CK è presente in alte concentrazioni nella muscolatura scheletrica, in concentrazione minore nel tessuto del muscolo cardiaco e in concentrazione ancora più bassa nella    muscolatura liscia (ad esempio, muscolatura intestinale).    Con l'aiuto della definizione di un sottogruppo della CK, cioè CKMB, che si trova quasi esclusivamente nella muscolatura cardiaca, è possibile stabilire se un aumento della       CK è stato provocato da una lesione al cuore come in un infarto (e non ad         esempio da lesioni alla muscolatura scheletrica o alla muscolatura liscia). Nel pronto soccorso è spesso risolutivo per affermare la presenza di infarto miocardico, qualora l'elettrocardiogramma fosse negativo.

valori normali 40 -175 U/l

 

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