Storia della Omeopatia::
I Rimedi Omeopatici::
Cosa cura l' Omeopatia::
Il
medico Omeopatico::
Curarsi con l' Omeopatia:: Omeopatia come moda:::
Si può dire, con molta approssimazione che meno è progredita la malattia di cui si soffre, maggiori sono le possibilità di curare e anche di guarire con l'omeopatia. Ma quel che è più importante ricordare è che l'omeopatia può curare sia le malattie organiche che le malattie funzionali, acute o croniche. È necessario ricordare che la terapia omeopatica è molto valida come terapia costituzione e come terapia di contrasto.
II medico omeopatico, studiando il singolo individuo, può iniziare una terapia costituzionale migliorando le difese, e lo stato generale e rendendo così l'individuo più resistente alle malattie. La terapia omeopatica si addice sia alle malattie acute che alle malattie croniche. Ricordiamo che le malattie acute sono quelle che hanno una evoluzione piuttosto rapida, qualche ora a qualche giorno; le malattie croniche hanno una evoluzione e una durata molto lunga. Si deve inoltre ricordare che la particolare preparazione dei rimedi omeopatici li priva di qualsiasi tossicità, e questo è un grande vantaggio nella cura delle malattie che richiedono tempi lunghi di cura.
Attualmente chi decide di assumere un
farmaco omeopatico lo fa secondo tre direttive psicologiche:
- crede veramente all'efficacia dell'omeopatia;
- lo fa credendo che si tratta di un rimedio naturale;
- lo fa come ultima spiaggia per curare una patologia resistente alla medicina
tradizionale.
L'omeopatia non è un rimedio
naturale (tant'è vero che i
recenti sviluppi prendono in esame anche sostanze sintetizzate dall'uomo), ma è
una medicina alternativa a quella tradizionale perché parte da presupposti
diversi. Ben differente è la posizione di altre medicine alternative (come la
fitoterapia) che non sono affatto in contrasto con la medicina ufficiale. Chi si
rivolge alla medicina omeopatica dovrebbe per lo meno sapere che
i suoi principi chimicamente
(sì, proprio quella chimica che, nel bene o nel male, ha contribuito al
progresso da duecento anni a questa parte)
non hanno nessun fondamento
e dovrebbe chiedersi se la teoria di costituzioni, temperamenti e diatesi ha un
minimo di logica nel terzo millennio (le diatesi si basano su malattie come la
sifilide, la blenorragia, la tubercolosi che se erano una piaga nei secoli
scorsi oggi non fanno certo paura di fronte al cancro, alle malattie cardiache,
all'AIDS ecc.) e non sembrano piuttosto le idee di uno stregone indietro di
centinaia di anni.
Per chi si avvicina all'omeopatia come
ultima spiaggia, due sono i punti da ricordare:
- le malattie gravi non vengono guarite dall'omeopatia. Oggi il 50% dei tumori
sono guariti dalla medicina tradizionale;
- l'omeopatia sembra funzionare solo con malattie cicliche, a scadenza o psicosomatiche, cioè praticamente non funziona. Molte guarigioni sono dovute all'abile azione psicologica del terapeuta. Le malattie cicliche sono quelle che alternano fasi positive a fasi negative: è ovvio che una cura omeopatica che termini quando inizia la fase positiva sembra funzionare, ma il paziente non va al di là di un semplice: "sembra andar meglio". Del resto anche per problemi quotidiani come le allergie, la cefalea, la gastrite, una lieve depressione ecc. se l'omeopatia funzionasse veramente il tam tam delle guarigioni sarebbe la miglior pubblicità e i rimedi omeopatici avrebbero scalzato quelli tradizionali. Le malattie a scadenza sono quelle che comunque sarebbero guarite come l'influenza o un forte raffreddore: si possono curare con l'omeopatia, ma come si fa a sapere se la guarigione è stata effettivamente accelerata, visto che il tempo ha aiutato il rimedio?